Alcuni giorni ho parlato di come Equitalia cancella i debiti dei debitori, se essi dichiarano di essere in fallimento. Oggi cercherò invece di spiegarvi, come cancellare debiti Equitalia, se non soggetti a fallimento.
Tutti coloro che non rientrano nella soglia minima prevista, per dichiarare fallimento e quindi di conseguenza, non possono fallire; potranno richiedere una procedura concorsuale, “simile al concordato preventivo” dove l’imprenditore o privato cerca di stipulare un accordo preventivo con il creditore, per problemi riguardanti il sovraindebitamento. Questa procedura, creerà una rottura economica tra i pagamenti da restituire e il proprio patrimonio in possesso.
Come cancellare debiti Equitalia se non soggetti a fallimento
La pratica di cancellazione dei debiti Equitalia, per chi non è in fallimento, può essere richiesta dai privati, che “purtroppo” sono soffocati dalle continue crisi, spese verso i creditori e debiti con il Fisco. Essi potranno rivolgersi nel Tribunale del proprio Comune, con una domanda di sovraindebitamento, che se accettata dalla corte, sarà inderogabile per i creditori.
Recuperare i soldi per pagare i creditori:
Il consumatore potrà offrire la sua possibilità di recuperare i soldi per pagare i vari creditori, mediante l’aiuto di un commercialista o un avvocato. Esso servirà da “garante” consulente al debitore, durante l’intervento in Tribunale. Con la scelta di pagamento dovranno essere anche indicate le percentuali esatte e i tempo di attesa.
- Provvedimento per i pagamento dei debiti:
- I pagamenti “integrali” dei crediti impignorabili;
- Liquidazione dei beni;
- Garanzie reali per non considerare nulli i tempi proposti e le scadenze.
Modalità di pagamento per i vari creditori
Oltre a questo è giusto ricordare che per i tributi, che formano riforme: “Iva, Ue e ritenute non versate” si potrà eseguire sola la dilazione del pagamento. In questo caso non è possibile richiedere o eseguire lo stralcio. Con il seguente piano di rimborso, si potrà chiedere aiuto al proprio commercialista o avvocato, per l’affidamento del patrimonio e gestire quello ancora disponibile. Il tutto potrà essere fatto per attuare una procedura di liquidazione e distribuire i ricavato in giusti compensi al creditore o vari creditori.
Infine, in caso di una maggiore pressione da parte dei creditori, per l’ottenimento dei soldi; si potrebbe prendere in causa la cessione dei crediti assistiti da privilegio, ipoteca e pegno. La condizione per quest’ultima opzione è da considerarsi attivata, se il pagamento liquidato è assicurato a titolo di mercato, cioè se il valore del bene verrà risarcito al giusto valore di mercato.
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